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Archive for 13 ottobre 2009

Epopea Ultrà

” Una storia di passioni attorno al mondo del calcio diventato violenza, ma in cui la pietas dei figli ribalta luoghi comuni e crimini dei potenti “.

La frase in esergo di Epopea Ultrà, l’ ultimo romanzo del drammaturgo Giuseppe Manfridi, il quale già in passato aveva dedicato la sua attenzione all’ universo del calcio con Ultrà (testo teatrale e poi film con la regia di Ricky Tognazzi e successivamente vincitore dell’ Orso d’ oro di Berlino), Teppisti!, La partitella e La riserva, non lascia dubbi: si tratta di una storia basata sul rapporto, dentro una vasta “ battaglia ” d’ infamia ed eroismo di pochissimi, tra padri e figli:

” Achille, figlio di Peleo “, Iliade I, 1
” Il prode figlio di Anchise, / Enea “, Iliade II, 820.

Da Omero ai secondi anni Ottanta del nuovo secolo e oltre. I legami tra padri e figli sembrano essere sempre gli stessi, quello che si trasforma invece è ciò che si trova sullo sfondo, in questo caso il mondo del calcio che nell’ arco di un ventennio cambia come è cambiato quello dei suoi fedeli e la maniera di officiarne i riti. Epopea Ultrà è un racconto che attraversa queste trasformazioni, prendendo in esame le crescite e i drammi di destini paralleli. Da quello di Vincenzo, nome di battaglia Vinz, capo tifoso carismatico quand’era ragazzo e padre appassionato quando si avvicina ai cinquanta, a quello di Angelo, un agente di polizia che ha legato la sua vita alla fragile Carmela e alla piccola Teresa, una bimba per la cui sorte sarà costretto ad affrontare lotte durissime. I due uomini, entrambi raccontati nei loro passaggi di età, non si conoscono, non sanno nulla dell’ uno e dell’ altro, ma il giorno in cui le loro strade si incroceranno, l’ evento si rivelerà fatale. La trama è avvincente e densa, l’ autore si diverte ad interrompere il racconto per qualche pagina con descrizioni critiche sulla nostra società, citando in maniera giocosa la canzone ” Nuntereggae più ” del famoso Rino Gaetano e utilizzando una scrittura punteggiata, caratterizzata dai ritmi crescenti del rap. Due famiglie, due tristi destini che vivono in un Italia sdrucita e malata, divenuta territorio di caccia per forze brutali che si aggirano ad attizzare violenza laddove se ne offra la minima occasione. Un’ Italia in cui politica di basso conio e connivenze malavitose aggrediscono alle radici lo slancio puro di una passione che ancora vorrebbe vedere proiettati nel simbolo di una maglia i colori del sogno. Il calcio, uno sport ma anche una passione, l’ unica ad unire questi due lontani protagonisti che troveranno modo di avvicinarsi solo grazie all’ ostinata voglia di cercarsi dei loro figli, che da orfani saranno promotori di un inaspettato cambiamento.

“Vinz, figlio di Peleo padre di Achille… non un nome, ma un grido di libertà!”Epopea Ultrà

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